martedì 8 maggio 2012

Bilancio del ciclo "Quale Africa conosciamo"

Giunti al termine anche del secondo ciclo di "Quale Africa conosciamo?", iniziato nel 2010 e continuato quest'anno, ci sembra opportuno fare un bilancio dell'iniziativa, considerandola sotto diversi aspetti.

1. Conferenze. Gli incontri del secondo ciclo hanno preso in esame autori di diversi paesi dell'area mediterranea. Ogni presentazione ha visto un inquadramento storico-geografico del paese di provenienza di ciascun autore, seguito dall'analisi del testo scelto dalle relatrici. Sono ovviamente anche stati presi in esame aspetti sociali, economici, politici legati ai recenti avvenimenti di questi paesi. Ogni relazione è stata corredata dalla proiezione di immagini, grazie all'infaticabile lavoro di Caterina Fiore, che ha offerto il suo aiuto a tutte le altre relatrici per questo aspetto "tecnologico".

2. Cene etniche. E' piaciuto molto a tutti l'abbinamento degli incontri letterari con le cene preparate dai volontari del Centro d'incontro Reggio Est, che hanno permesso di continuare a parlare di Africa, immigrazione, incontro di culture ecc, in un'atmosfera...
conviviale e cordiale. Alcuni dei cibi che abbiamo assaggiato sono molto lontani dai nostri gusti, ma questo nulla toglie al valore di questa formula che avvicina mondi diversi ma non incompatibili. E potrà così avvenire quello che Tang, coordinatrice dei volontari in cucina, ha detto: come gli immigrati si sono abituati ai sapori del tutto alieni della nostra cucina, così potremo fare anche noi con le cucine straniere, andando in tal modo alla scoperta di veri tesori di gusto.

3. Pubblico. La partecipazione agli incontri è stata nel complesso numerosa e molto interessata. Oltre alle persone che da anni ci seguono, abbiamo visto molti volti nuovi, che hanno partecipato a molte conferenze, ponendo quesiti e mostrando vivo interesse. Queste presenze ci incoraggiano a proseguire nel nostro cammino.

4. Luogo degli incontri. Per la seconda volta le conferenze si sono svolte al Centro d'incontro Reggio Est di via Turri. Pur con qualche problema di attrezzature, che in futuro potrà, speriamo, essere risolto, siamo davvero contenti della scelta del luogo, che ci appare molto significativo per le tematiche che andiamo affrontando, legate alla multiculturalità, all'immigrazione ecc. La nostra presenza in un quartiere dove molti immigrati convivono (non sempre senza problemi) con residenti reggiani. dà alla nostra scelta un valore aggiunto, sia in termini di apertura e dialogo tra culture, sia come restituzione alla città di uno spazio cui molti reggiani guardano con diffidenza ed estraneità.

5. Contatti con i residenti del quartiere. Nonostante il taglio prevalentemente storico-letterario dei nostri incontri appaia piuttosto lontano dagli interessi di molti abitanti di Reggio Est, è comunque avvenuto l'incontro con i residenti sia stranieri che italiani, grazie soprattutto alle cene, come già detto. Abbiamo conosciuto alcuni di coloro che coordinano e partecipano alle attività dell'Associazione Centro d'Incontro Reggio Est, persone piene di progetti e idee interessanti, con le quali contiamo di lavorare ancora in futuro. Molti sono gli spunti che si potrebbero sviluppare: un ciclo di incontri in cui gli immigrati raccontano a noi la loro cultura, il loro arrivo in Italia ecc, una banca del tempo organizzata nel quartiere... insomma molte idee degne di approfondimento.

Aspettiamo dai nostri lettori pareri e commenti sull'iniziativa appena terminata!

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