martedì 29 novembre 2011

Mostra "Storie di Migranti"

Domenica 4 dicembre 2011, ore 10.00 alla Biblioteca Panizzi, Via Farini 3- Reggio Emilia

In collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, nell'ambito delle iniziative per "La giornata internazionale del Migrante" e a sostegno della campagna sui diritti di cittadinanza "L'Italia sono anch'io ", sarà inaugurata la mostra:

STORIE DI MIGRANTI, L'emigrazione reggiana all'estero- l'immigrazione a Reggio Emilia, a cura del fotografo Mario Cocchi

Interverranno:
Sonia Masini, presidente della Provincia di Reggio Emilia
Franco Corradini, assessore alla...

sabato 26 novembre 2011

Amara Lakhous, Un pirata piccolo piccolo

In questo blog abbiamo più volte richiamato lo scrittore algerino Amara Lakous e scritto recensioni sul suo romanzo più famoso e premiato, Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio, pubblicato nel 2006 e seguito poi nel 2010 da Divorzio all’islamica a viale Marconi.

A maggio 2010 sempre la casa editrice e/o ha pubblicato Un pirata piccolo piccolo, che è solo per ordine di successione il terzo edito in Italia, ma, come Amara ricorda nella sua interessante introduzione, è in realtà il suo primo romanzo scritto nel 1993, addirittura quando ventitreenne era ancora nell' Algeria insanguinata dalla guerra civile, che in sette anni causò la morte di centocinquantamila persone

Gli ex combattenti della guerra di liberazione si erano impossessati della rivoluzione vinta contro la Francia colonialista. Avevano creato una casta di privilegiati e trasformato l’Algeria in un bottino di guerra. I fondamentalisti, a loro volta, si erano impossessati dell’Islam, e consideravano tutti coloro che la pensavano diversamente come miscredenti da combattere … autoinvestitisi di una missione salvifica, tentavano di instaurare una teocrazia talebana nel Mediterraneo.

I militari con il pretesto poi di “salvare la democrazia” facevano i propri interessi personali e così trionfava la corruzione, il nepotismo, la concentrazione della ricchezza nelle mani di poche persone. E l’Algeria, paese ricco, restava paese di poveri.

giovedì 24 novembre 2011

XX Dossier statistico Immigrazione 2010

Da Sancara, blog sull’Africa, www.sancara.org

Sono dati di un anno fa, ma comunque significativi ancora oggi

Il 26 ottobre 2010 in tutta Italia, per l'esattezza in una trentina di diverse città, dal Nord al Sud, è stato presentato il XX Dossier Statistico sull'Immigrazione 2010, curato dalla Caritas e dalla Fondazione Migrantes e con il motto "Per una cultura dell'altro".

Ecco una sintesi del ricco dossier, che nella forma completa affronta (la prima edizione risale al 1991), in oltre 500 pagine, tutti gli aspetti più rilevanti del fenomeno migratorio.

Dal 1 gennaio 2009 al 1 gennaio 2010 gli stranieri residenti...

mercoledì 23 novembre 2011

Stefano Liberti, Land grabbing

Land grabbingIl fenomeno del land grabbing forse non dice ancora molto al grande pubblico, ma è un tema di attualità per molti Paesi del mondo, soprattutto in Africa e in America Latina.

L'"accaparramento di terre” consiste nell’affitto o acquisto di enormi quantità di terra nelle nazioni africane o sudamericane da parte di Paesi come l’Arabia Saudita, gli Emirati Arabi, la Libia, la Corea del Sud – che dispongono di consistenti risorse economiche, ma di spazi coltivabili largamente inadeguati al fabbisogno alimentare delle loro popolazioni – e di grandi multinazionali dell’agrobusiness – che hanno sempre più fame di terra destinate a piantagioni per la produzione di biocarburanti.
Anche numerose società finanziarie si sono lanciate in questa corsa, attratte dai ricavi che la terra sembra promettere nel breve e nel medio periodo.

Come si traduce tutto questo nelle economie, nelle società e negli...

martedì 22 novembre 2011

Amara Lakhous, Divorzio all'islamica a Viale Marconi

La copertina simpatica, divertente è già di per sè un invito alla lettura del romanzo dell’algerino Amara Lakhous: Divorzio all’islamica a Viale Marconi, pubblicato da e/o a fine 2010.

È sempre Chiara Carrer l’illustratrice, efficace con i suoi caratteri graphic essenziali: la stessa del fortunato Scontro di civiltà per un ascensore a Piazza Vittorio, (romanzo di cui il Gruppo di interculture si è occupato nel 2008).
È lei che sin dalla copertina ci introduce nel romanzo, facendoci subito conoscere i personaggi, presentati con un duplice nome. In particolare notiamo i due protagonisti: Issa/ Christian e Safia/ Sofia.

Sono loro i narratori in un romanzo organizzato in capitoli: in un capitolo è Issa a raccontare, nel successivo è Sofia a farci conoscere gli eventi della storia e il loro punto di vista.

Siamo in un quartiere popolare di Roma e anche questa...

sabato 19 novembre 2011

Paola Caridi, Arabi invisibili

Arabi invisibiliHo incontrato più volte Paola Caridi alla Fiera del libro di Torino e a Mantova a Festivaletteratura 2011, come del resto ho già scritto in questo blog. Mi ha sempre coinvolto per la conduzione equilibrata e sicura dei suoi dibattiti e proprio questo mi ha spinto alla lettura di un suo saggio Arabi invisibili che ha un sottotitolo di per sé molto eloquente: Catalogo ragionato degli arabi che non conosciamo. Quelli che non fanno i terroristi.
Paola Caridi può fare certe affermazioni, anche perché da sei anni vive in pianta stabile in Medio Oriente ed ha avuto la possibilità di approfondire la conoscenza del mondo arabo, come corrispondente dal Cairo nel 2001-2003 ed ora da Gerusalemme.
Si è parlato di lei e del suo libro come "diario di una giornalista mediterranea dagli occhi azzurri" e dei suoi incontri nei “suq” tra web e limonate alla menta. Il titolo dell’introduzione è appunto "Bush non ha mai bevuto una limonata alla menta”. La limonata alla menta è un pretesto, per sottolineare la raffinatezza della cultura araba, ma anche per evidenziare che il mondo arabo non è un blocco unico, per cui bisogna mostrarne le differenze. La limonata di Damasco è diversa da quella del Cairo o di Gerusalemme.
E’ probabile che Bush non abbia mai bevuto una limonata alla menta e come lui tutti quei potenti che decidono le sorti del Medio Oriente e del nord Africa e questo sta ancora a simboleggiare l’ignoranza in merito alla cultura araba.

venerdì 18 novembre 2011

Spazio Gerra, film dedicati al Sudafrica

Dal 19 novembre lo Spazio Gerra ospita una selezione di 9 Drawings for Projection, serie di film dedicati al Sudafrica di uno dei più significativi protagonisti dell’attuale scena internazionale.

L’evento dal titolo Fluxus–African Contemporary Art: William Kentridge sarà inaugurato, nell’ambito delle iniziative volte a valorizzare la cultura contemporanea dell’Africa, sabato 19 novembre, a Reggio Emilia, nello Spazio Gerra (piazza XXV Aprile 2), alla presenza di S.E. Thenjiwe Mtintso, ambasciatore del Sudafrica in Italia.

L’assessore alla Cultura Giovanni Catellani ha sottolineato l’eccezionalità dell’evento per la nostra città, in considerazione della fama di William Kentrindge nel panorama dell’arte contemporanea e della importanza più generale che questa iniziativa culturale assume nel rafforzare il dialogo tra la città di Reggio e l’Africa. Ha poi aggiunto che tutto questo si è reso possibile, ancora una volta, grazie “alla partecipazione...

giovedì 17 novembre 2011

Isole galleggianti. Poesia femminile sudafricana 1948-2008

Domenica 20 novembre, alle ore 18.30, la libreria GRIOT a Roma presenta il libro Isole galleggianti. Poesia femminile sudafricana 1948-2008.

Assieme alle curatrici del volume, Paola Splendore e Jane Wilkinson, interverranno Maria Teresa Carbone, Viola Papetti e l'attrice Marianna Masciolini.

La letteratura sudafricana non è più da tempo nel nostro paese un "oggetto misterioso". A partire dai Premi Nobel J.M. Coetzee e Nadine Gordimer, sono molti gli autori del Sudafrica tradotti e premiati, letti e amati anche dai lettori italiani. Questi prezioso volume svela un filone della letteratura sudafricana finora poco noto, anzi, in gran parte inedito in italiano: la poesia femminile, in lingua inglese e in afrikaans.

Isole galleggianti contiene una raccolta di poesie scritte da poetesse sudafricane tra il 1948 e il 2008, testi che svelano una ricchezza di voci, temi, sensibilità e registri assolutamente sorprendente.

mercoledì 16 novembre 2011

Francesca Caminoli, La guerra di Boubacar

Sabato 19 novembre alle 18.30 La libreria GRIOT, a Roma, presenta il romanzo La guerra di Boubacar, di Francesca Caminoli
Insieme con l'autrice, interverranno la giornalista e saggista Lidia Campagnano e il sociologo Aly Baba Faye.

Francesca Caminoli fa ruotare il suo romanzo, La guerra di Boubacar, sullo sfondo di un evento della seconda guerra mondiale: lo sbarco alleato del 17 giugno 1966 sull'isola d'Elba. In prima linea in una delle operazioni più sanguinose e meno conosciute dell'intero conflitto nel Mediterraneo c'erano i trailleurs senegalesi, un corpo militare dell'esercito francese costituto da Africani provenienti soprattutto dalle colonie dell'Africa Occidentale, che combatterono nelle due guerre mondiali al fianco dei loro commilitoni (e superiori in grado) francesi.
Tra loro, Boubacar, che dal suo villaggio natale viene addestrato a Dakar e poi a Casablanca, e partecipa allo sbarco sulla spiaggia minata di...

martedì 15 novembre 2011

Per conoscere Albert Cossery

Albert Cossery è certamente uno scrittore poco conosciuto in Italia, anche se più volte candidato al Nobel
Nato in Egitto nel 1916, passata la giovinezza al Cairo, ha trascorso quasi tutta la vita in Francia, a Parigi, a Saint Germaine de Prés, all’hotel Louisiana, di cui occupava una camera dal 1945. E in quella camera è morto a 95 anni nel 2008. Nel 1997 dichiarava a Le Monde:Così senza possedere nulla sono un uomo libero, un disertore della vita”.
E’ stato definito uno scrittore monaco per una sua volontaria austerità, anche se poi è difficile conciliare questa definizione con la vita da dandy nel Quartiere Latino, le frequentazioni con Camus, J. Genet, H. Miller, che già in Egitto lo aveva aiutato a pubblicare il suo primo romanzo. Amava anche sottolineare che era stato a letto con più di 3000 donne. Voleva fare concorrenza a Simenon, che fece analoghe dichiarazioni? Fu anche sospettato di essere una spia degli Stati Uniti.
Nella sua lunga vita, in 60 anni di carriera, ha scritto solo dieci romanzi in lingua francese, di cui otto tradotti in 15 lingue, raramente in arabo. Scrive in francese, pur continuando a sentirsi profondamente egiziano: “Io non sono francese, sono uno scrittore di lingua francese” Parlava un francese perfetto e aveva un particolare uso del francese, per scrivere: usava il francese classico per narrare, mentre nei dialoghi un francese che era un calco linguistico come traduzione letterale dall’arabo. Si può dunque affermare che Cossery ha contribuito all’arricchimento della lingua francese, come altri scrittori famosi: Beckett, Ionesco, Choran, Kundera, Agota Kristof e altri.

martedì 8 novembre 2011

Antonio Morone, L'ultima colonia. Come l'Italia è tornata in Africa. 1950-60

L'ultima coloniaL'11 novembre 2011, alla libreria Griot di Roma, sarà presentato il libro di Antonio Morone L’ultima colonia. Come l’Italia è tornata in Africa. 1950-1960.

Nel 1941 si concluse l’esperienza coloniale italiana in Africa, iniziata alla fine dell’800 e proseguita nel ventennio fascista.
Nove anni più tardi, la Somalia meridionale venne “riaffidata”dalla comunità internazionale alla “tutela” dell’ex potenza coloniale per un decennio di Amministrazione Fiduciaria (AFIS), durante il quale l’Italia avrebbe dovuto guidare l’ex colonia sul cammino della democrazia, formando classi dirigenti italofone e garantendo un legame continuativo tra i due paesi. Il difficile parto della Somalia postcoloniale però mise in evidenza, anche alla luce degli eventi successivi, il sostanziale fallimento di quest’esperienza.

Nel suo libro L’ultima colonia. Come l’Italia è tornata in Africa 1950-1060 Antonio Morone ripercorre
l’esperienza dell’AFIS, ricorrendo a ricerche d’archivio approfondite e puntuali e riconsegnando al dibattito un periodo che viene quasi sempre omesso nella storia del colonialismo italiano e che invece è essenziale per comprendere molte delle vicende che hanno caratterizzato gli ultimi cinquant’anni di storia dei due paesi.

giovedì 3 novembre 2011

Tahar Ben Jelloun: "Una Primavera non fa la democrazia". L''ESPRESSO n° 44, 3 novembre 2011

La Democrazia è una cultura, non un gadget. A convivere sulla base del rispetto reciproco si impara, e ciò richiede tempo: non si diventa democratici dall'oggi al domani. Anche se si è lottato per vivere in un sistema improntato alla libertà e alla democrazia, come è il caso dei paesi arabi, nei quali sta soffiando il vento della democrazia, non per questo si accede a uno stato di diritto con un semplice tocco di bacchetta magica. Quando un popolo riesce con la lotta a liberarsi e ad emanciparsi, dopo essere stato assoggettato per decenni ad un regime assolutistico e ingiusto, prima che possa dar vita ad un sistema politico in grado di promuovere la libertà e la responsabilità dell'individuo, è necessario che attenda per un periodo- detto di transizione- nel quale deve continuare a battersi.

Per questo motivo è fondamentale capire che nulla è acquisito una volta per tutte e che alcune forze nostalgiche di un recente passato e favorevoli alla regressione faranno di tutto per impedire una vera liberazione del paese. Di fatto, grazie alla ritrovata libertà, clan e gruppi diversi si affronteranno per imporre la propria visione del mondo. Questo è quanto sta accadendo in Egitto dalla fuga di Mubarak e in Tunisia da quella di Ben Ali. Il campo è libero, c'è spazio affinchè opinioni diverse si contrappongano sul terreno, in piazza, nelle famiglie e anche all'interno delle varie correnti.